Vincenzo Jannuzzi, Janù
Noto anche con lo pseudonimo di Jan o Janù (Spezzano Albanese, 4 gennaio 1946 – 26 novembre 2021), è stato un fumettista italiano.
Nato in Calabria, visse poi l'infanzia e la giovinezza in Piemonte, a Ovada, e poi a Roma, per poi trasferirsi a Milano a fine anni Sessanta dove incominciò a dedicarsi ai fumetti underground, realizzando opere che attireranno l'attenzione di critica e lettori come ad esempio la serie a strisce umoristica con il personaggio di Ancillotto. Esordì professionalmente nel 1968 sulla testata dedicata a Tiramolla con la serie a fumetti, David e re Saul, per poi creare un proprio personaggio, Ancillotto, la cui serie venne pubblicata su diverse riviste come Super Vip, Horror, Sorry e Offside; nel 1976 realizzò la serie poliziesca con tematiche omosessuali Pike and Pike, pubblicata sulla rivista Contro e, dal 1978 al 1979, pubblicò sulla rivista Il Mago la serie Ivan-Dalì.
All'inizio degli anni Ottanta realizzò delle trasposizioni a fumetti di opere di von Grimmelshausen come Madre Coraggio e Albertine; nel 1984, con Enrico Castruccio, realizzò la serie Accadueò [H2O], parabola energetica e Ringorossi, pubblicate sulla rivista 1984, e, sulla rivista Eureka, avrebbe dovuto pubblicare la serie Se la fortuna ti tocca, ma rimase inedita per la chiusura della rivista.[2][1]
Durante gli anni ottanta collaborò anche alla realizzazione di serie a fumetti erotiche e, come illustratore, collaborò con alcune agenzie pubblicitarie e per la Mondadori.
Alla fine del decennio lavorò anche per il mercato arabo e, nel 1992, collaborò con la rivista olandese Sombrero Black Series con la serie Remengograd.
È morto il 26 novembre 2021.